Il cavallo torna ancora una volta al centro dell’interesse dei pittori e lo fa in grande stile, diventando l’indiscusso protagonista de “Il mercato dei cavalli” di Rosa Bonheur, dipinto tra il 1852 e il 1855.
Il contesto
La scena è ispirata al mercato di Parigi e mostra una fiera di cavalli da tiro, in particolare i Percherons. Si tratta di una razza di cavalli di origine francese, molto grandi e forti che per questo in antichità erano dedicati prima alle guerre poi al tiro da lavoro. Rosa Bonheur li rende quindi protagonisti di questa grande tela. Molte fonti riportano che la pittrice, prima di dipingere il quadro, si fosse ampiamente documentata. Bonheur avrebbe frequentato il mercato di Parigi due volte a settimana per ben diciotto mesi. In questo periodo avrebbe respirato l’aria del luogo, disegnato e parlato con i mercanti.
Una pittrice fuori dagli schemi
Rosa Bonheur fu una pittrice francese dell’800, nota anche in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Oggi è ritenuta, tra le altre cose, una delle pioniere del movimento femminista. Si formò nella bottega del padre, anche lui pittore. In un’epoca in cui le polemiche opponevano costantemente romanticismo e neoclassicismo, Rosa Bonheur riuscì a creare con la sua pittura uno stile inconfondibile, anche se lontano dalle altre tendenze artistiche, prediligendo il disegno di animali domestici.
Il dipinto
Ne “Il mercato dei cavalli” gli animali sono rappresentati al centro del dipinto. Sono raggruppati e in primo piano, per abbracciare tutta l’attenzione dell’osservatore. I cavalli sono, appunto Percherons. Quindi si nota il collo corto e forte, la groppa larga e potente. A livello cromatico, i grigi pomellati sulla destra, quasi marmorei, si contrappongono fortemente allo sfondo e agli altri cavalli sulla sinistra. Le andature sono rappresentate con grande precisione: alcuni sono al trotto, altri al galoppo, altri addirittura rampano restando in equilibrio sugli arti posteriori. La pittrice pose infatti grande cura nel delineare le gambe dei cavalli. Il quadro fu presentato per la prima volta, allora ancora incompiuto, al salone di pittura e scultura del 1853 a Parigi. In quell’occasione riscosse grande successo. Proprio per questo, Rosa Bonheur lo ultimò, per poi esporlo all’Esposizione Universale del 1855, sempre nella capitale francese.